ORIGINE
VERTIGINE
OLTRE LA
SOGLIA
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ORIGINE VERTIGINE
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Voce delle cose
delle onde delle piante brusii sommessi
frammenti in quel silenzio
così la musica tra due silenzi
un primo fondamento ha il seme
che dall’origine ci appartiene
è LA PAROLA un corpo fatto
della stessa carne dell’uomo
e del mondo capogiro in movimento
una vertigine dall’invisibile
al visibile che affiora
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OLTRE LA SOGLIA
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Perché poni domande? io
non presto più ascolto
al già compiuto da allora
ho saldato il mio conto
Un blu
impalpabile ventoso anima ricordi che sanno
di naftalina – i treni partivano pieni
tornavano vuoti e gli stadi
gremiti di armati plaudivano un mondo
per anni taciuto
L’evento non è emerso dal nulla
appartiene a un tempo che da sempre
sarà geneticamente assunto dal corpo
ma non è più il mio tempo
non ha più il mio spazio: al cerchio
per chiudere manca un trattino
io lo guardo dal vetro di uno spiraglio che
dà su un muro
e se arrivano voci sono le voci di un raro
coraggio
preziose salvifiche le devono vantare Le
Storie
noi le abbiamo nutrite già dentro
altri verranno a loro
trasmetterle che non si perdano
Oltre il mare dove inizia l’erba
con promesse di pascoli e di costellazioni
il grantutto ci appare sommerso da onde
siamo miliardi e più senza una meta
per una terra usata che ci va
sempre più stretta
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VOCE NAZZARENO LUIGI TODARELLO