RESTAURO DI UN TETTO
Questo nostro ritorno, e soggiorno, qui a
settembre avanzato
con un sole che scotta e farfalle gialle
nell'aria
fiori perdutamente colorati traboccanti
dalla rete metallica
degli orti in ultima maturità e
spoliazione, questo
tuo assoldare fini artigiani anziani, in
disarmo,
e farli aguzzare la vista stremare i
muscoli nel
restauro difficile del tetto d'ardesia,
acrobati
quieti la canizie bagnata d'azzurro, musici
intermittenti che le valli echeggiano tanto
è il silenzio delle ore travalicato il
meriggio -
ma trattienine l'oro negli occhi innamorati
ancora
così che l'opera sia compiuta nel tempo
previsto
e tenuto lontano l'orrore del buio
ammassantesi
nei viottoli a impedire le fughe anche senza
speranza
poi che i ponti sono tutti in rovina
sotto stelle benigne e irremovibili -
e la mia docile accettazione d'una così
fidente
laboriosità, d'un così attivo utilizzo
dei margini diurni ai confini della notte
non sarebbe forse...
Ma non è, non è se la contraddizione della
poesia
in progresso, il suo diniego fiammante
dura, e prolunga l'estate, insieme prepara
l'autunno e dunque piogge, malatie,
riprese,
con fumi in cieli schiarentisi nei pertugi
dell'ovest.
Viaggio d'inverno, 1971, Opere,
Mondadori, Milano, 1997