OPERAMONDO

 

 

Dans vos viviers, dans vos étangs,
Carpes, que vous vivez longtemps!
Est-ce que la mort vous oublie,
Poissons de la mélancolie.

 

UN MONDO DI LIBRI

UN LIBRO DEL MONDO

LATORRE.EDITORE

 

 

 

 

  

Meleagro

 

Mentre mi versi il vino, mia adorata,

 

E’ fiorita la rosa in giardino, è fiorito

 

Appese a questa porta, qui, corone di fiori,

 

Primule inghirlandate, narcisi soavissimi

 

Zanzare rumorose che succhiate insolenti

 

Vola vola zanzara, messaggero veloce,

 

Ape che succhi i fiori, perché tocchi la pelle

 

Notte, e mio desiderio insonne del tuo corpo,

 

Mattina, mia nemica, sei giunta troppo presto

 

Mattina, mia nemica, tu corri troppo lenta

 

Dormi, dolce mio germoglio profumato nella notte.

 

Le tre Grazie, triplice corona,

 

Sulla riva del mare fui acceso, Afrodite!

  

 

 

Mentre mi versi il vino, mia adorata,

dimmi il tuo nome a bassa voce, mescola

il liquore e la parola dolcissima

con cui ti chiamo.

 

Con i fiori di ieri poi incorona

il tuo capo, che sono profumati

di memoria. Guarda: piange la rosa

da te lontana.

 


 

E’ fiorita la rosa in giardino, è fiorito

il narciso che vuole la pioggia, è fiorito

in montagna anche il giglio. Ma tu, amore mio,

fiorisci, dolce rosa della persuasione,

qui vicino. Voi prati siete sciocchi a vantarvi:

il profumo di lei val più dei vostri fiori.

 


 

Appese a questa porta, qui, corone di fiori,

e non scuotete troppo in fretta i vostri petali

che una pioggia ha bagnato di lacrime d’amore.

Ma quand’ella aprirà, allora rovesciate

sul suo capo il mio pianto, sui suoi biondi capelli.

 


 

Primule inghirlandate, narcisi soavissimi

insieme con il mirto e coi gigli ridenti,

legherò con il croco, con le rose amorose,

perché sulla tua fronte che profuma di fiori

una corona adorni la chioma luminosa.

 


 

Zanzare rumorose che succhiate insolenti

il sangue degli uomini, mostri notturni alati,

ve ne prego, lasciate dormire la mia bella.

Ecco qui le mia membra: saziatevi di esse.

Ah maledette, parlo invano, queste bestie

si godono il tepore del suo morbido corpo.

Andate via, bestiacce, smettetela alla fine

o proverete i colpi delle mani gelose.

 


 

Vola vola zanzara, messaggero veloce,

sfiora appena l’orecchio di lei che dorme, dille

che non posso dormire e che mi struggo mentre

lei riposa tranquilla, non pensando che l’amo.

Va dunque, vola, insetto armonioso e parla

piano piano al suo orecchio. Non svegliare, ti prego,

chi dorme insieme a lei. Temo la gelosia.

Se tu la porti qui, ti vestirò di pelle,

ti metterò la clava in mano, come Ercole.

 


 

Ape che succhi i fiori, perché tocchi la pelle

della mia amata, e lasci le corolle dei prati.

Lo so, forse vuoi dirmi che anche amore punge

con l'ago dolceamaro che fa soffrire l'anima.

Ma io ti dico: vai, già conosco a mie spese

quello che tu vuoi dirmi.

 


 

Notte, e mio desiderio insonne del tuo corpo,

lacrimosa tortura di crepuscoli ambigui!

Qualche residuo serbi d'amore e qualche bacio,

lì, nel tuo freddo letto? Ricordi ancora il caldo

del nostro amore e i baci, e stringi forte al seno

la mia ombra che viene nel buio ad ingannarti?

O hai un nuovo amore? Lampada che dal tavolo

hai visto i nostri giochi, che tu non veda mai

altre lotte d'amore! Vigila, nel silenzio,

controlla la ragazza che io ti ho affidata.

 


 

Mattina, mia nemica, sei giunta troppo presto

al mio letto. M'ero appena scaldato

sul corpo di chi amo. Ah, potessi tornare

indietro qualche ora, così almeno

sarebbe ancora ieri.

 


 

Mattina, mia nemica, tu corri troppo lenta

ora che un altro gode nel suo letto.

Quando tenevo io la bella tra le braccia

subito arrivavi con la tua luce,

lieta della mia pena.

 

 

 

Dormi, dolce mio germoglio profumato nella notte.

Ah, posarmi come il sonno con le ali sui tuoi occhi,

sui capelli, sulla bocca

e aspirarti l'anima.

 

Questo amore mio selvaggio, questo amore che non dorme,

se n'è andato via volando dal mio letto: è un ragazzo

che sa correre lucente

nella notte tenera.

 

Se n'è andato nella notte per raggiungerti, adorata,

per posare, mentre dormi, sulle labbra profumate,

sui tuoi occhi, sui capelli,

dei miei baci i petali.

 


 

Le tre Grazie, triplice corona,

il tuo letto circondano, amor mio.

Una ha infuso al tuo corpo il desiderio,

la grazia ti ha donato la seconda,

la terza la parola che persuade.

E' felice tre volte quella donna

a cui Afrodite ha ornato il letto,

la Persuasione in persona il discorso

e Amore la dolcezza dello sguardo.


 

Sulla riva del mare fui acceso, Afrodite!

La ragazza nuotava, tra le tue onde, nuda.

Il suo corpo bagnato versò carboni ardenti

nel mio cuore assetato. Mentre io naufragavo

coi piedi sulla sabbia, la più bella approdava

carezzata dai flutti. Ora tocco il suo corpo,

caldo di desiderio, nel mare del suo letto.

 

 


 

 

Voce Nazzareno Luigi Todarello

 

 


 

 

56 POESIE D'AMORE

DAL LIBRO V

DELLA ANTOLOGIA PALATINA

 

 

LATORRE EDITORE 2020

 

 


 

 

Nazzareno Luigi Todarello

 

 

CORSO DI DIZIONE

(con espansione audio online)

 

 

LATORRE EDITORE 2020

 

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