La dizione è il modo in cui articoliamo la voce.
L’obiettivo di una buona dizione è quello di essere più chiaramente
udibili e più convincenti nell’esposizione.
Per essere più chiaramente udibili occorre possedere una buona
fonazione, a sua volta ottenibile con una buona respirazione. Questo è
il punto di partenza, la base, potremmo dire così, tecnica o biologica
della dizione.
Come secondo punto dobbiamo considerare
l’articolazione, cioè come modifichiamo il flusso d’aria vibrante (la
voce appunto) con la cavità orale, la lingua, le labbra, i denti, le
fosse nasali, per ottenere i fonemi caratteristici della lingua
italiana. Sono cose che già facciamo naturalmente, senza pensarci, ma
delle quali dobbiamo diventare consapevoli se vogliamo migliorare la
nostra espressione. Tutti camminiamo, ma se vogliamo fare del nostro
camminare una attività particolare, sportiva per esempio, dobbiamo
analizzare i vari momenti del nostro camminare per migliorarli
singolarmente con l’esercizio, per renderli più redditizi, in modo da
rendere migliore, più redditizio, il nostro camminare complessivo.
Dobbiamo insomma cercare il nostro stile. Nello stesso modo tutti
parliamo, ma nessuno, o quasi, parla nel miglior modo possibile per lui.
A parte difetti di fonazione particolari, anche chi parla con una
qualità media può esaltare il proprio modo di esprimersi con un po’ di
analisi e un po’ di esercizio. In fondo non si tratta di una grande
fatica e nel giro di qualche mese i risultati possono essere davvero
gratificanti.
|